Slitta di una settimana la partenza della campagna di ecoincentivi del ministero dell'Ambiente per l'acquisto di motocicli e ciclomotori. Mentre gli sconti del 30% per l'acquisto delle biciclette partiranno come annunciato venerdì 25 settembre, per i motorini bisognerà ancora aspettare qualche giorno, perché supportati da un sistema informatico differente.
Moto e bici dunque prendono due strade diverse. Come chiarisce il responsabile della sezione moto dell'Ancma (l'associazione dei costruttori), "per godere degli ecoincentivi sui motocicli e ciclomotori bisognerà che le fatture siano emesse dai negozianti dopo solo dopo quella data. Forse ce la faremo a partire anche con le moto entro fine settembre, al massimo entro il 5 ottobre. Allo stesso modo la conclusione della campagna sui motorini sarà svincolata dall'esaurimento delle risorse destinate alle biciclette. La possibilità di rottamare il vecchio motorino, acquistandone uno nuovo, resterà aperta fino a quando non si esauriranno i 5,1 milioni di euro destinati esclusivamente a questo scopo".
Quest'anno infatti le risorse destinate dal ministero sono divise in 7,7 milioni per le biciclette e 5,1 per ciclomotori e veicoli elettrici (quest'ultimi previa rottamazione del vecchio motorino del Euro 0 o Euro 1) e le due trance di fondi non saranno in alcun modo legate l'una all'altra. Oltre a essere differente la data di avvio e di scadenza degli incentivi, saranno gestite in modo diverso anche le pratiche. Il sistema di inserimento resterà lo stesso e i rivenditori dovranno comunque essere dotati della chiavetta per accedere al sito Unicredit, ma una volta entrati nel sito dedicato i rivenditori si troveranno davanti a un bivio: da un lato andranno inserite le pratiche delle biciclette, dall'altro quelle dei motorini che avranno una differente contabilizzazione.
Questo ritardo, solo sul fronte dei motorini, è dovuto al fatto che il sistema infomatico a loro dedicato sarà gestito da un'altra società, differente da quella che ha potenziato e riadattato la piattaforma informatica destinata alle biciclette dopo i problemi che si erano verificati nella precedente edizione quando il portale era stato bloccato per il sovraccarico di accessi.
I responsabili della sezione moto dell'Ancma sono comunque soddisfatti: «Questa volta – continua De Viti - i cinquantini godranno di risorse ad hoc e non soffriranno del boom delle biciclette. Di fatto è aumentato anche il tetto di incentivo per i motorini a 4 tempi e questo dovrebbe dare maggiore appeal alla campagna».
È cresciuto anche il numero di rivenditori di motorini che ha scelto di aderire all'iniziativa (circa 3mila) e si è arricchito il listino di prodotti "incentivabili": «Hanno aderito circa 15 aziende, ognuna con una quindicina di prodotti», conclude il responsabile dell'Ancma. Sia l'elenco dei rivenditori che quello dei prodotti saranno disponibili nei prossimi giorni su un sito ad hoc ancora in fase di costruzione.
Se per le biciclette dunque è tutto pronto, chi fosse interessato ai motorini deve aspettare ancora un po'. Si ricorda inoltre che le spese di rottamazione del veicolo vetusto non sono in alcun modo a carico del cliente: grazie a un accordo tra l'Ancma e l'associazione dei demolitori il costo della rottamazione dovrebbe aggirarsi intorno ai 30 euro, per il 50% a carico del rivenditore e per il restante 50% a carico del ministero.
